Il 25 Luglio, nella biblioteca comunale di Quartucciu, ho avuto l'onore di presentare il mio libro "Il Codice Europeo di Etica per la Polizia: dall'Etica per la Polizia a una Polizia Etica" davanti a una platea che mi ha profondamente commosso.
Un Territorio che Conosco, Amici che Stimo
Non è stata una presentazione come le altre. Quartucciu non è solo il comune che mi ha ospitato, ma un territorio che conosco bene attraverso il mio lavoro e, soprattutto, attraverso l'amicizia sincera con il sindaco Pietro Isu. Quando Pietro mi ha invitato, sapevo che non sarebbe stata una serata formale, ma un incontro tra persone che condividono valori comuni.
Accanto a me, Valentina Vaccaro, studentessa del terzo anno dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Cagliari. Valentina non è solo un'amica di famiglia, ma una delle persone che più mi hanno incoraggiato a trasformare la mia ricerca accademica in un libro accessibile a tutti. La sua moderazione è stata impeccabile, ma soprattutto autentica.
La Scoperta che Ha Cambiato la Mia Prospettiva
Durante la serata ho condiviso con il pubblico la scoperta scientifica che sta al cuore del libro: il Codice Europeo di Etica per la Polizia, adottato da 46 paesi europei, è stato quasi interamente ispirato dalla Legge italiana 121 del 1981, quella che ha riformato la pubblica sicurezza nel nostro Paese e istituito la Polizia di Stato.
Non nascondo che quando ho realizzato questa connessione, studiando i documenti nella mia biblioteca personale, ho provato un misto di orgoglio e responsabilità. Orgoglio per il mio Paese, che per una volta è stato modello per l'Europa invece di limitarsi a recepire direttive. Responsabilità perché questa scoperta portava con sé il dovere di divulgarla, di renderla patrimonio comune.
Giovanni Palatucci: Un Esempio che Non Può Essere Dimenticato
Tra i momenti più toccanti della serata, il ricordo di Giovanni Palatucci, il "commissario buono" che salvò circa 6.000 ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. La sua storia, troppo spesso dimenticata, rappresenta l'essenza di quello che dovrebbe essere il servizio nelle forze dell'ordine: il coraggio di fare sempre la cosa giusta, anche quando costa caro. È proprio da una frase scritta da Palatucci al Ministero dell'Interno, poco prima del suo arresto, che è nata l'ispirazione per la mia ricerca finale: "Raccomando il benessere morale e materiale del personale, che non può sopravvivere ai morsi della fame."
I Temi Difficili: Quando il Coraggio di Parlarne Diventa Necessario
Non ho evitato gli argomenti più delicati. Ho parlato del drammatico fenomeno dei suicidi nelle forze dell'ordine - una media di uno a settimana negli ultimi cinque anni - perché credo che il silenzio non aiuti nessuno. Affrontare questi temi con onestà è il primo passo per trovare soluzioni.
Ho condiviso la lettera di quel preside americano, sopravvissuto ai campi di concentramento, che ogni anno scriveva ai suoi insegnanti ricordando loro che l'educazione deve servire a formare esseri umani, non "mostri educati". Parole che valgono anche per chi, come noi, ha il compito di formare chi indosserà una divisa.
Il Progetto GIOELE: L'Etica Spiegata ai Più Piccoli
Una delle esperienze più gratificanti degli ultimi mesi è stata portare questi temi nelle scuole di Burcei e Maracalagonis, grazie al progetto di legalità coordinato dal Vice Questore Antonello Caria. Ho inventato il gioco "GIOELE" (Gioco di Etica e Legalità) per rendere accessibili ai ragazzi di 11-13 anni concetti complessi come l'etica e la responsabilità.
Vedere i loro occhi illuminarsi quando capiscono che anche Aristotele e San Tommaso d'Aquino possono diventare "influencer" di valori positivi è stata una delle gioie più pure di questo percorso.
Una Serata di Gratitudine
Guardando la sala piena ieri sera - colleghi della Polizia di Stato, militari dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, autorità civili e religiose, amici di sempre e volti nuovi - ho sentito il peso della responsabilità ma anche la forza della comunità.
Un ringraziamento particolare a Silvia Pisano, commissario capo, che con la sua presenza ha dato ulteriore autorevolezza all'evento, e a don Elvio Puddu, arrivato proprio nel momento in cui stavo parlando di servizio - una coincidenza che non posso non considerare provvidenziale.
Guardando Avanti
La strada della divulgazione continua. Ogni presentazione è un'occasione per condividere non solo i risultati della ricerca, ma soprattutto i valori che stanno dietro a questo lavoro. Ho imparato che parlare di etica non significa solo citare principi astratti, ma raccontare storie di persone che hanno fatto scelte coraggiose.
Nei prossimi mesi continuerò a portare il progetto GIOELE nelle scuole, perché credo che seminare questi valori nei più giovani sia l'investimento più importante che possiamo fare. E continuerò a incontrare colleghi delle forze dell'ordine per condividere strumenti pratici che possano aiutarli nel loro lavoro quotidiano.
Come ho concluso la serata, citando Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita a Cagliari del 1985: "Non appiattitevi nella mediocrità, prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro."
Questo libro, questa ricerca, questi incontri sono il mio modo di provare a non appiattirmi. La strada è ancora lunga, ma il 25 Luglio a Quartucciu, ho sentito di non essere solo a percorrerla.
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